Intervista
Stefania Grando
Il Miglio
Stefania Grando propone “colture intelligenti” come il miglio, colture che fanno bene all’uomo, all’ambiente e agli agricoltori, contribuendo alla creazione di filiere alimentari locali sostenibili. Sottolinea l’importanza di recuperare la biodiversità agricola e di adottare pratiche di economia circolare per sostenere la resilienza delle comunità locali. Grando evidenzia come il miglio, un tempo coltivato su larga scala in Italia, possa essere reintrodotto per migliorare la qualità delle diete e sostenere i piccoli agricoltori locali. Promuove la riappropriazione dei semi da parte dei contadini, essenziali per preservare la biodiversità e l’autonomia agricola. Infine, sottolinea i benefici delle popolazioni evolutive, che si adattano meglio ai cambiamenti climatici e migliorano la sostenibilità dell’agricoltura.
Riassunto del contenuto:
Colture intelligenti per un’agricoltura sostenibile: Stefania Grando introduce il concetto di “colture intelligenti”, colture che apportano benefici non solo agli agricoltori, ma anche all’ambiente e alla salute umana. Queste colture, come il miglio, offrono un potenziale inestimabile per la creazione di filiere alimentari locali sostenibili. Il miglio, in particolare, è adattabile alle condizioni di coltivazione difficili e contribuisce alla diversificazione delle diete.
Ritorno alla biodiversità e all’economia circolare: Grando sottolinea l’importanza di recuperare la biodiversità agricola e di adottare pratiche di economia circolare. La perdita di biodiversità non è solo un problema ambientale, ma anche sociale ed economico. Un sistema agricolo sostenibile deve basarsi su una varietà di colture adatte ai vari ecosistemi, che garantiscono la resilienza del territorio e delle comunità locali.
Riscoperta del miglio: Il miglio, un tempo coltivato su larga scala in Italia, è stato progressivamente dimenticato per mancanza di investimenti e interesse da parte delle industrie agricole. Grando sostiene che questa coltura può essere reintrodotta come parte di una strategia di rilocalizzazione dell’agricoltura, migliorando la qualità delle diete e sostenendo i piccoli agricoltori locali. Il miglio, resistente alle condizioni aride, può giocare un ruolo cruciale nel promuovere un’agricoltura più sana e diversificata.
Riappropriazione dei semi da parte dei contadini: Grando crede fermamente che i contadini debbano riappropriarsi del controllo dei semi, che sono la base per una produzione agricola sostenibile. La perdita di questo controllo, a favore delle multinazionali, ha impoverito le comunità agricole, riducendo la loro autonomia e limitando la biodiversità.
Benefici delle popolazioni evolutive: Stefania Grando promuove l’uso delle popolazioni evolutive, miscugli di varietà genetiche che si evolvono e si adattano a diversi ambienti. Questi semi permettono una maggiore resistenza ai cambiamenti climatici e riducono la necessità di input chimici, contribuendo alla sostenibilità agricola a lungo termine e migliorando la qualità dei prodotti alimentari.
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